Source: www.focus.it
Meraviglia o terrore? Quale delle due per la nuova scienza che progetta di costruire macchine delle dimensioni di una molecola, o più piccole, capaci di gareggiare con gli atomi? Macchine, e non per modo di dire: hanno motori, computer di bordo e strumenti per "fare qualcosa" (anche dentro di noi!). Tutto proporzionato, è naturale, e tutto in violazione alle comuni leggi della fisica: la gravità, la forza di van der Waals (attrazione intermolecolare), la seconda legge della termodinamica (il calore fluisce da un corpo caldo a uno freddo), la tensione superficiale... contano poco o nulla per un robot grande un atomo. È ANCORA FUTURO Il primo a sognare macchine così, nel 1959, è stato Richard Feynman (Nobel per la fisica 1965), quando ancora non esistevano né la parola "nanotecnologia" né gli strumenti per assemblare nanostrutture, come il microscopio a forza atomica (1986), uno dei principali attrezzi per l'osservazione e la manipolazione della materia in scala nanometrica (vedi "La scienza incontra l'arte"). A che punto siamo oggi? Per le idee rappresentate in queste pagine dai disegni di tre artisti è ancora piena fantascienza. Sono però "mondi possibili" e la nostra domanda è, di nuovo, sogno o incubo? Che cosa ne pensi? I MANGIA-LIPIDI Non c'è tempo da perdere: quest'arteria è ingombra di placche di grasso! Da smaltire, prima che succeda qualcosa di peggio. Una flotta di nanorobot rimuove il materiale lipidico e lo digerisce direttamente sul posto.
(© Tim Fonseca)
[Elisabetta Intini, 15 maggio 2008]
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